Coronavirus: quanto resiste sulle superfici?
Vi siete mai fatti questa domanda? Sappiamo come si trasmette, sappiamo che molte bufale sono state diffuse, ma se c’è una cosa di vero è che il Coronavirus resiste sulle superfici per lungo tempo, a seconda di quale materiale sia fatta la superficie stessa.
Ha chiarire questo dubbio un esperimento condotto con una umidità del 40% e una temperatura di 23 gradi.
Quello che emerge è che il comportamento è simile a tutti gli altri coronavirus. Già si sapeva che nelle stanze dei pazienti era presente il virus, ma non si era sicuri se contenesse ceppi virali attivi, ossia capaci di contagiare.
La conferma è arrivata da uno studio Americano, Studio New England Journal of Medicine, che ha dimostrato come il virus permanga nelle superfici e la sua capacità di contagiare, in certi casi, resista fino a 72h.
Ma vediamo il Coronavirus: quanto resiste sulle superfici, analizziamo caso per caso i singoli materiali.
Hanno simulato condizioni di temperatura ed umidità come nelle nostre case ed hanno analizzato, dopo avere isolato il virus, cosa succedeva nel rame, nel cartone, nella plastica, nell’acciaio.
I materiali che meno conducevano il virus sono stati il rame ed il cartone. Nel primo dopo due ore la capacità infettiva era dimezzata, dopo 4h era completamente abbattuta. Nel cartone invece era dimezzata dopo 5 ore ed abbattuta dopo 24h.
I materiali più ospitali per il virus sono invece, l’acciaio inossidabile e la plastica.
Nell’acciaio è attivo il virus fino a 6h, dopo le quali lentamente perde efficacia fino a 48h. Nella plastica, dimezza la sua capacità infettiva dopo 7h, e si assorbe completamente dopo 72h.
Questi dati sono importanti per aiutarci a contrastare l’epidemia. Quello che è veramente importante è attenersi al vademecum del Ministero della Salute, il quale suggerisce di:
-non avere contatti stretti con nessuno;
-evitare di toccarci occhi, naso, bocca;
-lavare spesso le mani con acqua e sapone, che eliminano i batteri.
Se vuoi leggere l’intero studio, visita il sito Americano: http://bit.ly/2JfpN4o