Coronavirus: con la quarantena aumentano i casi di violenza domestica.
La convivenza forzata di questi giorni, l’isolamento, l’instabilità economica, può comportare il rischio di una maggiore esposizione per donne e bambini alla violenza domestica ed assistita. Nei paesi dove l’epidemia è arrivata prima, infatti, si registra una impennata di divorzi, ma anche una impennata delle denunce per violenza domestica.
Bambini e bambini potrebbero essere testimoni di violenza nei confronti della loro madre, con delle conseguenze gravi per il loro sviluppo psicologico.
L’isolamento limita le possibilità per chi è abusato di denunciare. Non uscendo, infatti, non ha possibilità di rivolgersi ai servizi di aiuto esterni. La statistica conferma che la quarantena scoraggia dalla denuncia.
Sull’intero territorio Nazionale sono attivi i Centri Anti Violenza che durante la Quarantena saranno utili per contrastare l’aumento i casi di violenza domestica.
Puoi contattarlo attraverso il numero 1522, attivo 24h su 24h, da lunedì alla domenica, disponibile in Italiano, Inglese, Spagnolo, Francese ed Arabo. Si può anche visitare il sito D.i.R.e- Donne in Rete contro la violenza. Da questo sito è possibile reperire il centro anti violenza più vicino o trovare risposta alle domande più comuni sull’argomento della violenza domestica.