Coronavirus: cadaveri abbandonati o bruciati in strada in Ecuador. Succede a Guayaquil, la città dell’Ecuador che più di tutti sta subendo i contagi da Coronavirus. Il paese è anche presidiato dall’esercito perché in preda ad una rivolta popolare.
Le notizie e le foto che arrivano da oltre oceano fanno rabbrividire. Mostrano cadaveri, morti per Covid o per altre patologie, accatastati ai bordi dei marciapiedi, dentro sacchi neri di plastica o teli bianchi. In Ecuador succede pure che si muore in strada e non si effettua nemmeno il tampone. Altri cadaveri vengono preservati all’interno dei portoni delle case in cui dimoravano. Non ci sono ambulanze e la polizia dice che non può fare nulla.
Un servizio del programma le iene, su Italia 1, ha mandato in onda un servizio girato in Ecuador. Il video mostra come molti corpi siano bruciati direttamente in strada.
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Il paese è allo stremo. I cimiteri sono al collasso. Le famiglie sono affrante sia dal dolore per la perdita del loro caro e sia dal non potere dargli l’estremo saluto. Molti, non potendo più tenere il corpo del defunto in casa, in quanto si stava già decomponendo, hanno preferito riversare i loro cari in strada.
Con una media di 300 morti al giorno si rischia di allargare ulteriormente l’epidemia.
Per fortuna si sta lavorando per scavare ulteriori tombe, e sembra per il momento scongiurata l’ipotesi di fosse comuni.