Covid-19: Istat nella nota mensile, uno shock mondiale senza precedenti storici.
L’ISTAT (Istituto Nazionale di statistica) ha emesso la nota mensile del mese di Marzo. L’emergenza sanitaria sta causando uno shock mondiale sia dal lato della domanda (crollo dei consumi, riduzione dei redditi) che dal lato dell’offerta (chiusura delle attività).
Tutto ciò ha portato ad una flessione del PIL dello 0.3% rispetto allo stesso periodo del 2019. Nell’area euro, lo stimolo fiscale sta avvenendo principalmente a livello nazionale e la banca centrale europea ha offerto solo una copertura monetaria allo sforzo fiscale degli Stati membri con programmi di acquisto dei titoli pubblici. La Commissione europea, negli ultimi giorni, ha proposto l’attivazione di un fondo contro la disoccupazione (Support to mitigate unemployment risks in emergency) che dovrebbe finanziare gli schemi di protezione dei posti di lavoro.
Una misure delle conseguenze economiche che il Coronavirus ha avuto sull’Italia è delineabile analizzando l’indicatore clima di fiducia di famiglie ed imprese. Entrambi hanno subito una flessione negativa.
Il commercio Estero ha subito un netto blocco a causa dell’interruzione dei rapporti commerciali con il medio oriente, prima fra tutti la Cina. Al contrario, invece, le vendite al dettaglio sono aumentate del 9.9%. Questo settore trainato dalle vendite dei beni alimentari online e non. La grande distribuzione è cresciuta dell’8.4%. I consumi degli altri settori hanno subito una riduzione del 9,9%.
L’inflazione si attesta vicino allo zero a causa del ribasso delle quotazioni dei titoli energetici e petroliferi. I prezzi al consumo sono aumentati nettamente in Italia, ma ancora di più in Europa.