Pasqua: Ramoscello d’ulivo, perché è un simbolo di pace
L’ulivo, è da sempre considerato simbolo di pace. Nella mitologia greca si narra che già la dea Atena lo offrì agli ateniesi in segno di pace dopo aver sconfitto Poseidone. Atena trasformò la pianta selvatica, detta olivastro nella pianta domestica dalla quale si estrae l’olio. Gli atleti delle olimpiadi erano incoronati con questo ramoscello, mentre per gli ebrei è da sempre simbolo di sapienza e giustizia.
L’ulivo compare in molti racconti biblici
Quando il profeta Geremia vuole descrivere la grandezza e la bellezza del popolo di Dio, si serve dell’immagine dell’ulivo. Nel racconto del diluvio la colomba ritorna nell’arca con nel becco una foglia di ulivo (Cfr. Gen 8,11): è iniziato il patto cosmico di Dio. Quando Gesù fa il suo ingresso messianico in Gerusalemme, la folla taglia dagli alberi e stende sulla strade palme e rami di ulivi.
Pasqua: Ramoscello d’ulivo, perché è un simbolo di pace. L’ulivo dunque oltre ad essere un simbolo di pace commemora l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Ciò avviene la Domenica delle palme., quella che precede la settimana di pasqua. Durante le celebrazioni religiose in tutto il periodo Pasquale viene offerto ai fedeli un ramoscello di ulivo, questo rimarrà affisso nelle case dei Cristiani fino all’anno successivo.
Cosa si può fare con i rametti di ulivo dell’anno precedente?
Secondo il Codice di Diritto Canonico, gli oggetti sacri non devono essere gettati nella spazzatura, ma trattati con rispetto (cfr. #1171). Nella Messa quei rami sono stati presi dal sacerdote e trasformati in un “sacramentale”, un oggetto che deve avvicinarci alla celebrazione dei sette sacramenti. Gettarli nella spazzatura esprime noncuranza nei confronti del loro scopo sacro e li rende come un qualsiasi altro oggetto di cui non abbiamo più bisogno.
Pasqua: Il ramoscello d’ulivo vecchio, oltre che continuare ad essere simbolo di pace può allora essere usato come oggetti decorativo, oppure possono essere bruciato o seppellito. Questo tipo di utilizzo onora il loro scopo sacro e li riporta alla terra in modo degno. Possono anche essere restituiti in chiesa ed essere usati come cenere per il “Mercoledì delle Ceneri”. (aleteia.org)
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