Una circolare della Protezione civile regionale, firmata ieri sera dal dirigente Calogero Foti, conferma la linea “dura” del governatore Nello Musumeci per contenere il contagio da Covid-19.
“Resta confermata la chiusura domenicale e nei giorni festivi di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, fatta eccezione per le farmacie di turno e le edicole compresi i servizi di consegna a domicilio, consentiti solo per i farmaci, i prodotti editoriali e i combustibili per uso domestico e per riscaldamento“, si legge nella circolare.
“I sindaci, sulla base di esigenze riscontrate localmente – si specifica – possono regolamentare in senso restrittivo l’orario di esercizio delle attività commerciali nelle giornate consentite“.
Un provvedimento che ha fatto storcere il naso a molte associazioni di categorie. La protesta è stata appoggiata anche dalla deputata regionale dell’ARS Jose Marano.
Le parole della deputata: “E’ davvero incomprensibile la ratio del provvedimento del governo regionale. Un provvedimento che, vietando la domenica per le consegne di cibo a domicilio, penalizza bar, pasticcerie, pizzerie e paninerie che cercano di lavorare e che hanno compiuto tanti sforzi per adeguarsi e restare sul mercato. La Sicilia, tra l’altro, è la prima Regione del Mezzogiorno per le attività d’asporto, quasi 4500, e così il governo Musumeci penalizza 4500 imprenditori e tanti nuovi lavoratori che hanno trovato impiego nel trasporto di cibo a domicilio”.