In una intervista rilasciata alla emittente locale TGS, il Sindaco del Comune di Monreale Alberto Arcidiacono, ha confermato che tutti i festeggiamenti in onore del S.S. Crocifisso di Monreale sono stati rinviati. Fa sapere il Sindaco, “non appena la situazione a livello nazionale sarà più sicura, riprenderanno i festeggiamenti”.
I festeggiamenti del S.S crocifisso si svolgono a Monreale dal 1 al 3 di maggio.
Celebrazioni sacre e profane, si mischiano, le strade si riempiono di gente che da tutto il Mondo viene per rendere omaggio al Signuruzzu. La chiesa della Collegiata accoglie in questi giorni pellegrini da qualsiasi parte, che vengono per pregare e per visitare le bellezze della cittadina Arabo-Normanna.
Le bande musicali suonano per le strade del paese, gli sbandieratori e le giostre allietano grandi e piccini. Luminarie e bancarelle rendono le strade colorate. Il rumore del “Passio” rende viva la Città Di Monreale. Un tempo era famosa la corsa dei cavalli.
Le celebrazioni in onore del SS. Crocifisso toccano il loro culmine il giorno 3 maggio. Terminato il solenne pontificale celebrato dall’Arcivescovo, ha luogo la tradizionale discesa dall’altare della venerata immagine: è questo un momento di forte fede e di grande commozione. Quando il Crocifisso è fatto scendere dall’altare ed è adagiato sullo zoccolo della “Vara“, le ferite del costato sacro sono palpeggiate di continuo dai fazzoletti dei fedeli. Bambini e infermi sono issati per potere baciare il Crocifisso.
Momenti di grande commozione accompagnano questo momento.
L’effige del Crocifisso è poi collocata all’esterno della chiesa, sotto la maiolica che raffigura il protettore di Monreale, da dove alle ore 18.00 in punto, al suono del campanello e al rullo dei tamburi, accompagnato dal suono festoso delle campane a distesa, si dà il via alla solenne processione. Dalle ore 14.00 fino alle ore 18.00, i fedeli si accalcano presso la Maiolica, per toccare, baciare e pregare il Crocifisso, prima che inizi la processione. Poi si parte sulle grida di”GRAZIA PATRUZZU AMURUSU“.
Foto di Eliana Pensato
Si prosegue per tutte le vie del paese, fino a notte fonda. Sono circa le due quando il “Patruzzo” viene riaccompagnato a casa, accolto da applausi ed un lungo fuoco d’artificio. Il Crocifisso torna al suo posto,
I “Fratelli“ in spalla, sempre fra due ali di folla, portano il Simulacro in chiesa, al grido: U NOSTRU PATRI RITORNA A LA CASA, mentre i fedeli rispondono: GRAZIA PATRUZZU AMURUSU, GRAZIA.
I pellegrini continueranno per tutto il mese di Maggio a rendere grazie al Crocifisso ripercorrendo il tragitto della “vara” a piedi scalzi e con in mano un grande cero. Camminano inneggiando “ADORIAMOLO SEMPRE SPESSO IL S.S. CROCIFISSO”. (vedi video sotto)