Coronavirus, entra in coma a Bergamo e si risveglia al civico di Palermo: “mi tatuerò la Sicilia”
Una storia a lieto fine, quella di Ettore Consonni. L’uomo aveva contratto il Coronavirus in un viaggio con la moglie a Santo Dimingo, in occasione dei loro quarant’anni di matrimonio. Ricoverato dal 4 Marzo a Serate, nel Bergamasco, viene trasferito il 14 Marzo all’ospedale Civico di Palermo in condizioni disperate. Con lui anche un uomo di 62 anni, anch’esso in condizioni critiche.
In queste occasioni emerge come L’Italia è una ed indivisibile.
L’uomo, intubato ed in coma farmacologico, si risveglia dal coma a Palermo il 30 Marzo, dopo quasi un mese di ricovero. Oggi, dopo due tamponi negativi è ufficialmente guarito. L’uomo, durante la sua degenza è stato assistito dall’equipe dell’ospedale civico, e dopo il suo risveglio veniva tenuto in contatto con la famiglia. Racconta il figlio al Corriere: “capitava che si abbattesse, ma medici ed infermieri erano sempre al suo fianco”
“Anche noi lo spronavamo, ricordandogli che doveva accompagnare mia sorella all’altare e poi doveva essere il padrino della mia seconda figlia”, aggiunge il figlio Mirko Consonni.
Ettore Consonni spende parole solo positive per l’ospedale di palermo. «Mi hanno resuscitato. Non è vero che ci sono solo cose negative al sud. Questo ospedale è all’avanguardia».