Sicilia, la rabbia per la cassa integrazione
A richiederla sono state 33mila aziende e 135mila lavoratori. Ma da quando il governo centrale ha dato il via libera alla cassa integrazione sono passate oltre due settimane. Da quel giorno nemmeno uno degli assegni per la cassa integrazione è partito. L’INPS ha spiegato che la causa del ritardo è dovuta ad un mancato dialogo fra i sistemi informatici della Regione, che materialmente riceve le domande tramite i Centri per l’impiego, e quelli dell’Inps.
Da palazzo d’Orleans arriva la notizia che il problema è stato risolto, ma che per l’erogazione dei primi assegni si dovrà aspettare fino ai primi di Maggio. Materialmente, tra l’analisi delle domande e l’effettiva erogazione dell’assegno, fa sapere l’INPS, occorrono 15 giorni, quindi se ne parlerà dopo il 10 Maggio.
Alla regione per smaltire le pratiche è stata allestita una task force di 138 lavoratori, che riusciranno a smaltire al giorno le pratiche di 3000 imprese.
Afferma a Repubblica il segretario generale Claudio Barone durante il confronto di ieri mattina fra governo e sindacati sulle misure per l’economia introdotte nella Finanziaria «La cassa integrazione in deroga in Sicilia ha interessato il doppio dei lavoratori rispetto alla Lombardia. Le nostre famiglie sono monoreddito, per questo chiediamo che la Regione integri il provvedimento portando la cassa integrazione straordinaria dall’80 al 100 per cento».