Coronavirus: Musumeci, via al piano di ricostruzione economica.
Probabilmente poche ore separano la Sicilia dal sapere quando e come potrà ripartire. Si aspetta da un momento all’altro il discorso del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte che disporrà le misure della fase 2.
Probabilmente si andrà per delle aperture scaglionate, che varieranno in base alla esposizione al pericolo del contagio.
Il Presidente Nello Musumeci, ha già varato un piano per il turismo della Sicilia. Adesso pensa a come fare ripartire economicamente la Sicilia. Punta allo snellimento burocratico come punto di forza.
“Varare con urgenza un piano regionale per la ricostruzione economica e sociale dell’isola e per l’efficientamento burocratico. E’ questo l’obiettivo del mio governo per accompagnare la ‘fase 2′ in Sicilia, a sostegno delle imprese, dei settori produttivi e dei lavoratori, ma anche per accelerare la spesa pubblica destinata agli investimenti e alle infrastrutture”. Lo dice il governatore Nello Musumeci.
La parola d’ordine è celerità, bisogna essere veloci nel decidere e occorre farlo nel rispetto delle norme di sicurezza.
“Deve essere un piano frutto di concertazione, asciutto, essenziale, attuabile in tempi celeri. Per questo, dopo l’approvazione della legge di stabilità, che contiene provvedimenti emergenziali, in questi giorni in discussione all’Ars, il governo regionale – annuncia Musumeci – vorrà confrontarsi con le organizzazioni di categoria e sindacali che incontreremo nel pomeriggio di martedì 5 maggio a Palazzo Orleans. La Sicilia produttiva deve ripartire, nel rispetto delle norme di sicurezza, più determinata che mai”.
E’ probabile che si tornerà a lavoro già dai primi di maggio, ma con due accessori in più, guanti e mascherine.
Con i divieti allentati si dovranno riavviare le attività. Il presidente della Regione mira “al sostegno delle imprese, dei settori produttivi e dei lavoratori. Mira inoltre ad accelerare la spesa pubblica destinata agli investimenti e alle infrastrutture” settori cardini ed importanti dell’economia Siciliana.