Ok alla spesa in un altro Comune e via alle messe dal 18 maggio: le regole.
È la protezione Civile regionale che ha chiarito alcuni aspetti del decreto firmato dal presidente Nello Musumeci e che ha dato il via alla “fase 2” dell’epidemia da coronavirus in Sicilia.
Spesa fuori dal proprio comune
Sono consentiti anche in Sicilia gli spostamenti dal un comune diverso da quello di residenza per andare a fare la spesa. Cambiano le regole nella fase 2 per gli spostamenti inter-regionali. Con una circolare la protezione civile ha fornito ulteriori dettagli sul decreto firmato dal presidente Nello Musumeci, che ha dato il via alla fase 2 nell’isola. È permesso recarsi in un comune diverso dal proprio per fare la spesa, trasferirsi per l’estate in un luogo diverso e raggiungere le seconde case, sono permessi anche gli addestramenti delle unità cinofile, i trasferimento e i cantieri di lavoro.
Via alle Messe
È stato firmato questa mattina, a Palazzo Chigi – Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Protocollo che permetterà la ripresa delle messe.
Secondo il presidente Giuseppe Conte “le misure di sicurezza previste nel testo esprimono i contenuti e le modalità più idonee per assicurare che la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo avvenga nella maniera più sicura”.
Si potrà andare in chiesa, ma seguendo specifiche regole.
Norme per i celebranti
Viene previsto di disinfettare ogni volta i microfoni, le ampolline e gli oggetti utilizzati durante la messa. Inoltre si chiede di «ridurre al minimo la presenza dei concelebranti e dei ministri di culto». Sì all’organista ma in questa fase niente coro. Obbligatoria lai mascherina e, al momento della comunione, il sacerdote, previa igienizzazione delle mani, dovrà consegnare l’ostia senza toccare le mani dei fedeli. Si chiede infine la predisposizione di luoghi appositi in chiesa per accogliere i disabili e laddove ci siano chiese molto piccole tali da non garantire le norme per la salvaguardia della salute, si caldeggia la celebrazione in luogo aperto.
Norme per i fedeli
I partecipanti vengono richiamati al rispetto della «distanza minima di sicurezza pari ad almeno un metro laterale e frontale». Anche se non è previsto il termo scanner all’ingresso della chiesa, si specifica che le celebrazioni sono off limits per chi ha temperatura corporea pari o superiore a 37.5 e per chi ha avuto contatti con contagiati. Obbligatoria la mascherina e l’ingresso in chiesa dovrà naturalmente essere contingentato perciò il Protocollo prevede la possibilità di più celebrazioni; all’ingresso volontari rigorosamente riconoscibili e muniti di tutte le precauzioni del caso controlleranno accesso in chiesa e uscita che dovranno essere diversi. Acquasantiere vuote, all’ingresso invece ci dovrà essere gel igienizzante. Niente scambio della pace.