Dal 3 Giugno si agli spostamenti tra regioni, ma con limitazioni fino al 31 Luglio.
In queste ore è in discussione in Consiglio dei Ministri la bozza che probabilmente sbloccherà gli spostamenti tra le regioni a partire dal 3 Giugno. Ne sta discutendo questo pomeriggio il Presidente Giuseppe Conte, di concerto con le Regioni in sede di conferenza stato-regioni.
Un decreto legge, molto schematico, composto da solo tre articoli. Se si trova l’accordo Regionale, per essere attuato, dovrà comunque ottenere il visto del Parlamento.
Da lunedì 18 Maggio via libera agli spostamenti su tutto il territorio della regione di residenza, dal 3 giugno (il mercoledì che segue la Festa della Repubblica) sarà invece possibile spostarsi da una regione all’altra, “salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute” e per fare rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Da lunedì 18 Maggio non servirà più l’autocertificazione per gli spostamenti regionali. L’autocertificazione rimarrà in vigore per gli spostamenti tra regioni, consentiti solo per motivi di necessità o urgenza.
Le norme del nuovo decreto rimarranno in vigore fino al 31 Luglio ed in esso si specifica: “il divieto assoluto di mobilita’ dalla propria abitazione o dimora” per chi e’ positivo al virus. Solo a decorrere dal 3 Giugno- viene inoltre specificato – gli spostamenti sul territorio nazionale possono essere limitati in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente” in quelle aree.
Il nuovo decreto di fatto lascerebbe alle regioni la piena autonomia di decidere dopo il 3 Giugno, basandosi sul dato epidemiologico del contagio, quali attività riaprire e con quali tempistiche.
Fino al 2 Giugno gli spostamenti tra regioni rimangono vietate eccetto che per i motivi specifici, dopo il 3 Giugno ci sarà libertà di spostamento anche al di fuori della propria regione. Ciò sempre che gli spostamenti in porzioni di territorio Nazionale non saranno vietati da appositi decreti regionali perché ancora zone rosse o gialle.