Per il parroco di Villabate, Don Leonardo Ricotta, dare l’ostia con i guanti è sacrilegio, si dimette. Si rifiuta di distribuire l’ostia il prete del palermitano, “è un sacrilegio distribuire l’ostia sulle mani, con i guanti monouso. Mi rifiuto”.
Sostiene che ricevere l’ostia con i guanti sia un sacrilegio, quindi piuttosto che macchiare i suoi fedeli del peccato, non darà l’ostia.
“Non la distribuirò e farò fare quella spirituale. Se devo dare al mio popolo un cibo avvelenato, molto meglio stare a digiuno”. Dopo il circolare della notizia del rifiuto del prete di dare l’ostia con i guanti monouso, l’arcidiocesi è intervenuta sottolineando che Don Ricotta non è più il Parroco di Villabate, avendo esso stesso rinunciato all’ufficio.
La precisazione dell’Arcidiocesi arriva dopo le parole del prete che hanno fatto scalpore: “Se il mio vescovo mi dice che devo andare a fare il parroco dove non mi piace, ci vado e obbedisco. Ma se mi impone di andare contro la fede o di calpestare l’Ostia, non posso obbedire. Insomma, l’ obbedienza si ha nel lecito e non nell’illecito, questa la grande lezione di San Tommaso di Aquino. Quello che stanno per compiere è un atto di macelleria eucaristica, Padre Pio li chiamava macellai”.
L’arcidiocesi si è dissociata dalle parole di Don ricotta, sottolineando che “la prassi di distribuire la comunione nelle mani è in conformità alle norme emanate dal Magistero della Chiesa cui ogni cristiano cattolico deve religioso ossequio della volontà e dell’intelletto”. Conclude dissociandosi di fatto dal pensiero del Don che: “Personali convincimenti, dunque, presentati da singoli come dottrina autentica, non possono essere imposti ai fedeli”.