“Live – Non è la D’Urso” arriva a Mondello, una bagnante urla: “Non ce n’è Covid” VIDEO.
Una giornata d’estate è stata quella di ieri, così migliaia di Palermitani hanno letteralmente preso d’assalto la spiaggia di Mondello.
Le telecamere di canale 5 sono anche loro giunte nella spiaggia Palermitana per verificare se le norme di protezione dal Covid-19 erano rispettate.
“Prima domenica di apertura di lockdown, siamo a Palermo e vi mostriamo la spiaggia di Mondello”, esordisce così l’inviata di Barbara D’Urso.
“La spiaggia è stata letteralmente presa d’assalto, ma mantenere le distanze di sicurezza è praticamente impossibile”, aggiunge.
Dello stesso pensiero sono i bagnanti intervistati: “La mascherina l’abbiamo, ma come facciamo a metterla se dobbiamo fare il bagno?
La preoccupazione di un’altra signora intervistata è invece che l’abbronzatura sarebbe inevitabilmente rovinata dal segno della mascherina. I Siciliani intervistati non hanno paura del Covid-19, una bagnante alla domanda posta dall’inviata se avesse paura, vista la vicinanza urla: “Non ce n’è Covid”. La donna nega quindi l’esistenza dello stesso virus, il suo intervento è diventato virale sui social.
“Ci dispiace Musumeci ma i Palermitani mascherina al mare non ne mettono, io sono qui da stamattina alle 8, con il mare meraviglioso, ma paura del virus non ne ho”, dichiara un uomo.
Ritornati in studio Mario Giordano giustifica la situazione: ” E’ chiaro che le regole vanno rispettate. Bisogna fare appello alla responsabilità. Detto questo, aveva ragione il sindaco Sala quando prima diceva ‘un po’ c’è da aspettarselo, se tieni dentro le persone due mesi e mezzo e poi le lasci andare è chiaro’. Attacca poi il governo, sottolineando come “tutti quegli strumenti promessi fino ad ora non sono stati attivati”. Si riferisce ai tamponi, ai test sierologici, e alla famosa app. “Noi abbiamo riaperto dopo due mesi e mezzo nelle stesse condizioni di prima. Quindi è giusto che gli italiani siano chiamati alla responsabilità ma credo che in questi mesi gli italiani ne abbiano dimostrata tanta. E’ il virus della povertà quello che ci fa paura”, conclude Mario Giordano.