Mafia, droga ed estorsioni, decimato il clan Brunetto.
Con una operazione antimafia scattata all’alba di questa mattina, i carabinieri del Comando Provinciale di Catania, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare e sequestro preventivo. I destinatari dell’ordinanza sono 46 esponenti del clan Brunetto, legato a Cosa Nostra ed alla famiglia Santapaola-Ercolano, che gestisce tutti gli affari sporchi dell’area Etnea.
I reati contestati dal Gip sono: associazione mafiosa, traffico e a spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione aggravata dal metodo mafioso.
L’operazione, denominata “Jungo” è stata eseguita nelle province di Catania, Messina, Trapani e Rimini e ha condotto all’arresto di 46 soggetti, due dei quali ai domiciliari.
Il nome “Jungo” deriva dal nome del rione di Giarre dove nell’ormai 2017 è partita l’indagine. Qui una banda, gestita da Giuseppe Andò, detto il “cinese”, che ufficialmente era un venditore ambulante, di fatto gestiva una vasta piazza di spaccio che fruttava migliaia di euro al giorno. Una gestione familiare quella del commercio della droga, Andò era aiutato da figli e nipoti nella gestione del businnes.
La collocazione del suo camion non era casuale: gli permetteva di controllare i movimenti delle pattuglie nel primo e più importante incrocio cittadino e fungeva da base per incontrare altri sodali, fornitori di stupefacenti, creditori, membri di altri clan o per convocare spacciatori “indisciplinati” nei turni e punirli con detrazioni dello ‘stipendio’, che era di circa 250 euro a settimana.
Se un pusher era arrestato allora il mantenimento della sua famiglia diventava la preoccupazione della “famiglia”, che copriva anche le spese legali. Gli ordini ad Andò giungevano direttamente dal carcere.
Dall’operazione emerge anche una estorsione a un ristoratore di Giarre, mai denunciata per paura. Alcune vittime hanno negato anche dopo essere state convocate dai carabinieri. Tra i minacciati anche dei giostrai: “se monta gli brucio tutte le cose…”, è la rappresaglia annunciata. Inoltre il gruppo era pronto a intervenire militarmente con agguati nei confronti di esponenti del clan Laudani, a Riposto schierato contro la ‘famiglia’ Santapaola. I carabinieri hanno anche eseguito il sequestro preventivo un immobile a Mascali e un autocarro di uno dei capi del gruppo utilizzato per occultare e trasportare ingente quantità di droga.
Queste le persone arrestate nell’operazione “Jungo”
Ai domiciliari: Aldo Impellizzeri, 30 anni; Sebastiano Salvatore Tarda, 24 anni.