Squalo Mako di circa 4 metri lunghezza pescato a Catania: tutti in posa per una foto.
Ancora prima dell’avvistamento dello squalo bianco a Lampedusa, un altro raro predatore dei mari è stato avvistato in Sicilia: lo squalo Mako. L’esemplare è stato pescato a Ognina, una zona marinara della città di Catania. Il povero esemplare è’ rimasto aggrovigliato nelle reti da pesca del palangaro e non è riuscito più a liberarsi.
E’ insolito vedere uno squalo di questi tipo nelle nostre acque. Lo squalo Mako abita le acque tropicali e temperate di tutto il mondo. Si aggira nelle acque buie dei nostri mari, nuotando ad una profondità di almeno 150 metri. Non si avvicina molto spesso alla terra, quando lo fa si avvicina alle insenature delle isole.
Imprevedibile negli attacchi, sfrutta la sua accelerazione bruciante per catturare prede veloci come tonni e pesce azzurro. Stava andando proprio a caccia del tonno quando è rimasto incastrato nelle reti del palangaro.
Quando hanno tirato su le reti l’equipaggio del piccolo peschereccio non potevano credere ai loro occhi. Anzichè del pesce azzurro, c’èra uno squalo Mako, lungo quasi 4 metri e grande più di 500 kg. L’animale si dimenava per liberarsi.
I pescatori non sono riusciti a liberarlo ed allora lo squalo è stato trasportato in banchina. L’animale è stato scaricato ed esposto al mercato ittico. Sono accorsi immediatamente numerosi curiosi, che hanno voluto immortalarsi in una foto ricordo con il raro predatore.
Sul posto è stato chiamato anche un biologo che pare abbia prelevato dei campioni per studiare l’animale.
Non si riesce a capire bene che fine abbia fatto lo squalo Mako pescato a Catania. Alcuni media riportano che è stato filettato e venduto; altri invece riportano che sia stato conservato per effettuare degli studi e ricerche sulla specie.
Sui social non sono mancati commenti di soggetti indignati, dal momento che gli squali Mako sono una specie in via di estinzione.