Durante la quarantena i bambini hanno molto sofferto per il non potere abbracciare i propri nonni. Lo stesso è successo al piccolo Romeo, un bimbo Palermitano che durante il Coronavirus non è potuto volare a Londra per riabbracciare la nonna malata e sola.
E’ così che è nata la sfida: da Palermo a Londra per riabbracciare i nonni: la sfida del piccolo Romeo. Un gesto che già così meritava di essere valorizzato, ma il piccolo Romeo ha aggiunto alla già ardua sfida una seconda connotazione. Raggiungerà i nonni a Londra a piedi o in bici, abbracciando dunque anche la causa ecologista.
“Voglio andare dalla nonna Rosemary a Londra. Anche a piedi”. Lo sfogo di un bambino di 10 anni, costretto a stare a casa durante la quarantena, si è trasformato in una sfida ambientalista di 2800 chilometri. Romeo, accompagnato dal papà documentarista Phil Cox, raggiungerà la capitale inglese viaggiando a piedi, in bici, o in vela.
“La strada è lunga ma ho pianificato tutto – racconta il bambino – Anche se gli aerei ritornano a volare, non voglio usarli: fanno male al pianeta e non c’è nulla da vedere dal finestrino”.
Il viaggio inizia da Palermo a piedi fino a fino a Tindari. Poi da Porto Rosa arriverà in barca a vela verso il Cilento. Da lì salirà lo stivale, fino a Londra.
Il piccolo Romeo ha deciso di aprire anche una raccolta fondi, alla quale è possibile contribuire attraverso questo link. “So che tanti miei coetanei durante il blocco non hanno potuto studiare. Non è giusto”, ha raccontato il piccolo Romeo.
Con i soldi raccolti, comprerà 40 Tablet per i bambini immigrati rifugiati, che non hanno potuto seguire le lezioni scolastiche perchè sprovvisti dei mezzi di comunicazione idonei.
Il piccolo Romeo è solo un bambino, ma dal suo modo di vedere il mondo gli adulti hanno molto da imparare.