Spaccio e prostituzione al centro per migranti: tutti i nomi dei soggetti coinvolti nell’indagine.
Avrebbero spacciato droga e fatto prostituire alcune giovani migranti del Centro di accoglienza di Capo d’Orlando, a Messina.
È quanto emerge dalle indagini condotte dagli agenti del corpo dei Carabinieri. Il risultato sono nove misure cautelari, 5 agli arresti domiciliari e 4 obblighi di dimora, con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Ai domiciliari sono finiti Giuseppe Campisi, 65 anni, Giuseppe Vilardo, 22, Stefano Palmarino Calà, 22, Andrea Agliolo Quartalaro, 24, e Andrea Scaffidi, 32; obbligo di dimora per Cono Mangano, 32 Giuseppina Chiaia, 29, Maria Tindara Amatracia, 21 e Gaetano Calogero Cambria Zurro, 31.
Il giro di prostituzione scoperto attorno al centro accoglienza per migranti di Capo d’Orlando ha fatto scattare l’indagine denominata “Taxi driver”.
Le giovani donne ospiti dello Sprar di Capo D’Orlando venivano accompagnate agli appuntamenti con i clienti. Inoltre veniva loro fornito un appartamento.
Dalle indagini è emerso che Campisi metteva a disposizione la propria autovettura per accompagnare gli spacciatori.
Il tutto avveniva in cambio di denaro e rimborsi carburante, un vero e proprio servizio taxi.
Grazie al suo aiuto un gruppo di giovani dediti allo spaccio marijuana, hashish e cocaina eludere facilmente i controlli delle forze di polizia.
Nel corso di un controllo della polizia il sequestro di un chilogrammo di marijuana, gelosamente occultata in un vecchio immobile, ha portato alla scoperta dello spaccio e prostituzione al centro per migranti.